venerdì 22 gennaio 2010

Siamo servi inutili ...

Vedremo mai gli sforzi del nostro lavoro?

Potremo finalmente fermarci e vedere un mondo migliore, dove quello in cui abbiamo creduto e crediamo sia realta'?

Me lo sono chiesto, fratello, più, volte, e il Maestro mi ha lasciato sempre li', dove forse non mi aspettano le soddisfazioni spirituali frutto di egoismo, ma quelle vere, quelle fatte di attese, incertezze, delusioni, ma che rappresentano il volto vero della testimonianza della Risurrezione dopo la Croce, del Natale dopo l'Attesa.

E allora dico a te, o Diogneto e a te, anonimo lettore, di non scoraggiarti, di prendere con te quello che il Padre ti ha donato e seminarlo nel terreno della vita che ti circonda, ogni istante, dove ti trovi e con chiunque tu sia.

Puo' darsi che non ne vedrai i frutti, ma vedrai riflesse in te la parole del Maestro: "Quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare" (Lc 17, 10).

E che la pace sia con te, o Diogneto !

domenica 10 gennaio 2010

Preparate la via al Signore !

Oggi ho ascoltato il brano di Isaia, che voglio riportarti:

"Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato»" (Is 40,1-2).

Domani mi getterò nuovamente nel mondo di sempre: lavoro, impegni, preoccupazioni, ... può sembrare il deserto di cui parla Isaia. Ma sento, caro Diogneto, che Dio chiama anche me a preparare la strada a Lui, nella quotidianità.

Non sta a me, a te, convertire le persone e portarle a Dio: è Lui che illumina le loro menti. A noi sta solo testimoniare, ora dopo ora, giorno dopo giorno, nell'anonimato della nostra esistenza, il suo Amore, che si manifesta in mille modi: un sorriso, un saluto, un aiuto ...

Allora avremo spianato la strada e dato la possibilità a qualcuno di scorgere, dietro il grigiore del deserto, la luce del Figlio di Dio fatto uomo.

Buona settimana, Diogneto: e che la pace sia con te e con tutti i nostri fratelli !

domenica 3 gennaio 2010

In principio era il Verbo

Hai ascoltato le parole del Vangelo di questa II domenica del tempo di Natale ?

"
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio".

Quante parole, invece, nelle nostre giornate: parole urlate, parole vuote, parole senza senso, parole in libertà ...

Pensavo, ascoltando, che se imparassimo a misurare le nostre parole e confrontarle con il Vangelo, riusciremmo a comunicare anche qualcos'altro di noi, oltre il semplice suono.

Proviamo, in questa settimana, ad ascoltare le nostre parole ... a relazionarle al Verbo ... ad amare le nostre parole ... ad ascoltare il Verbo che è in noi per via del battesimo.

"In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio".

sabato 2 gennaio 2010

Aforisma

Leggo su Avvenire di oggi questo aforisma del Card. John Henry Newman:

"«Non aver paura che la vita possa finire. Abbi invece paura che non co­minci mai davvero»."

All'inizio del nuovo anno, il mio obbiettivo deve essere quello di far sbocciare la Vita in ogni istante della mia esistenza.

Io, Diogneto

E' l'inizio di un nuovo anno ... E' tempo di resoconti e di speranze ... E vedo il tempo scorrere, inesorabile eppure magnifico nella sua presenza ...

Vuoi condividere con me, lettore anonimo, le tue speranze e le tue preoccupazioni ?

Non pensare siano riflessioni inutili: la comunità si crea anche nel silenzio della propria coscienza. E' lì che l'anima si specchia nell'io più profondo ... E' lì che l'Uomo dibatte con l'umanità che è in noi e ne chiede conto a Colui dalla cui mente noi tutti veniamo ...

Allora, ti aspetto: io, Diogneto, uomo di dubbi e in ricerca, uomo di certezze finite alla scoperta dell'infinito, uomo capace di aprirsi agli altri e di non vedere il mondo creato attorno a sé ... Io, Diogneto: un uomo come te ...